Quando un bambino deve farsi vedere da un oculista
Guardare agli occhi dei nostri figli
A quale età è giusto sottoporre i bimbi ai controlli della vista?
Quali sono i segnali delle patologie oculari nei bimbi?
Che caratteristiche devono avere le montature per bambini?
Quando è necessario fare la prima visita oculistica ai bambini:
Facciamo attenzione alla vista dei nostri bambini, individuando i problemi visivi nelle fasi precoci potremmo offrire ai nostri figli una pronta ed efficace correzione visiva.
La salute degli occhi dei nostri bambini è fondamentale per garantire il loro futuro benessere. Le diagnosi precoci di un problema oculistico sono fondamentali per migliorare la prognosi e rendere più efficace la riabilitazione visiva.
Quando fare la prima visita oculistica ai bambini: a che età farla
Visitare i bambini appena nati, ormai è diventata una consuetudine per individuare alla nascita patologie o malformazioni che devono essere indirizzate subito da un oculista.
La visita oculistica dovrebbe essere prassi obbligatoria lungo le varie fasi dell’infanzia (bambini 0-4 anni) oltre che lungo tutto l’arco della vita, perché l’efficienza visiva è una parte essenziale di una condizione di buona salute generale.
Spesso accade che i genitori non si accorgano della scarsa acuità visiva dei figli, questo perché raramente i bambini se ne lamentano, se non dopo molti anni.
Ecco che l’unico modo per diagnosticare problemi visivi è recarsi da un oculista che accerterà non solo se il bambino vede o non vede, ma soprattutto come vede: valuterà cioè l’acutezza visiva, l’efficienza della capacità di focalizzare i dettagli, la presenza di una buona coordinazione oculo-motore.
Consigli prima di un controllo pediatrico oculistico
A quale età è consigliato fare un controllo della vista per un bambino?
Vediamo a quali età è consigliato fare un controllo:
- 2 anni
- 4 anni
- 6 anni
Il consiglio di effettuare una prima visita precoce intorno ai due anni è sostenuto dal fatto che alcuni difetti visivi si presentano in maniera asintomatica.
Questo accade ad esempio in caso di ambliopia (una condizione clinica che comunemente viene indicata con l’espressione “occhio pigro”) in cui i due occhi focalizzano in maniera diversa e il bimbo utilizza solo l’occhio che vede meglio, con il conseguente progressivo peggioramento dell’altro. Ciò che non tutti sanno è che l’ambliopia diventa più difficile da curare dopo i quattro anni: una diagnosi tempestiva consente dunque di rivolgersi a un ortottista, che è la figura più idonea a indicare la miglior terapia per quel bambino.
Altri momenti importanti in cui fare un controllo sono:
- prima dell’ingresso alla scuola materna (3 anni circa) per valutare se lo sviluppo visivo è normale;
- prima dell’ingresso alla scuola primaria (5-6 anni) per la stessa ragione;
- intorno ai 10- 15 anni quando iniziano a manifestarsi la maggior parte delle lievi miopie.
La regola, dunque, è sottoporre i bambini regolarmente a test di efficienza visiva. Ricordiamo sempre che correggere tempestivamente un difetto significa, infatti, impedire che quest’ultimo si acuisca e peggiori nel tempo.
Oggi dobbiamo anche prendere in considerazione l’utilizzo sempre più smodato di dispositivi digitali, a casa, come a scuola, ove tablet e lavagne interattive si confermano validi e utilizzati strumenti didattici che, però sottopongono gli occhi dei piccoli a ulteriori stress visivi: le ricerche confermano che per esempio per quanto riguarda la miopia, i fattori ambientali (crescente intenso lavoro da vicino associato a un sempre minor numero di ore trascorse all’aria aperta) incidono per un 50% sulla sua insorgenza.
Rispondiamo ai dubbi sulla visita oculistica del tuo bambino
Quando allora dobbiamo allarmarci?
Quali sono i segnali che possono farci sospettare un deficit visivo dei nostri figli?
Tra i più frequenti troviamo sicuramente:
difficoltà a riconoscere persone da lontano
- arrossamento degli occhi
- frequenti mal di testa
- strizzare gli occhi o comunque tutti quegli atteggiamenti che denotano difficoltà nella messa a fuoco delle immagini.
- lamentele sul non riuscire a vedere bene cosa c’è scritto sulla lavagna;
- necessità di avvicinarsi maggiormente al foglio quando disegnano o scrivono
- familiarità (genitori che portano gli occhiali)
Cerchiamo allora di far chiarezza su quali siano i principali difetti della vista.
I principali difetti visivi nei bambini (le ametropie) sono:
- Miopia,
- Astigmatismo,
- Ipermetropia
La miopia è un difetto della vista caratterizzato dalla visione sfocata delle immagini di oggetti posti a distanza. L’errata focalizzazione delle immagini dipende perlopiù da un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare.
L’astigmatismo è caratterizzato dalla visione sfocata o distorta delle immagini di oggetti posti a tutte le distanze. La maggior parte delle volte l’errata focalizzazione delle immagini dipende da una curvatura disomogenea della cornea.
L’ipermetropia è la situazione di norma del bambino alla nascita. Quando, però, l’ipermetropia è in eccesso, rappresenta un importante difetto visivo che determina la visione sfocata sia a distanza che da vicino e può essere causa di occhio pigro bilaterale (ambliopia bilaterale).
Tutti sappiamo che i bambini necessitano di cure ed attenzioni particolari: ci attiviamo perché l’ambiente in cui vivono sia sicuro, li accompagniamo con regolarità dal pediatra, vigiliamo sui loro comportamenti e stati mentali oltre che fisici.
Qualora l’oculista riscontri un deficit visivo e prescriva l’utilizzo degli occhiali, è fondamentale scegliere con cura e con l’aiuto di un ottico, la montatura più idonea per vostro figlio. L’occhiale deve garantire innanzitutto benessere e libertà al bambino, questo è il modo più semplice per abituarlo con facilità e aiutarlo ad indossarlo.
È importante scegliere occhiali ideati e realizzati per rispettare le loro esigenze in termini di calzata, sicurezza, ergonomia e salute offrendo alti standard di qualità.
Scegliere un occhiale leggero, confortevole, dai materiali atossici ed ipoallergenici non crea stress o disagi!
Che occhiali da bambino scegliere
Gli occhiali da preferire devono essere:
- resistenti, perché i bambini non siano limitati nei loro giochi ed attività e perché la loro cura nei confronti di qualsiasi oggetto non può essere pari a quella di un adulto;
- con ponte basso e lenti rotonde così da garantire un centraggio occhio- visione in linea con le esigenze del bambino;
- con aste regolabili in maniera millimetrica per non far scendere l’occhiale e renderlo più confortevole.
Per ulteriori consigli sulla salute oculare dei vostri figli, e per assistervi nella scelta della più idonea montatura siamo sempre disponibili in negozio.
Ottico Cavallaro al servizio del benessere oculare dei vostri figli.
Scrivi un commento